Rienzo Pellegrini
L’opera raccoglie i versi di Girolamo Biancone, – figura significativa del Cinquecento friulano dagli incerti estremi anagrafici, – con il corredo di due lettere private. A una premessa che tenta di ridefinire il profilo umano e culturale del poeta seguono i testi, fittamente annotati con il proposito di garantire evidenza all’impegno formale e alla costante elazione del registro, tratti che isolano Biancone, oltre che di disegnare la cornice in cui i testi si calano. Chiudono una nota linguistica e un repertorio lessicale che si offrono come strumenti per una migliore definizione della scrittura friulana cinquecentesca e del suo vocabolario.