Claudia Sonia Colussi Corte
Nel 1946 Claudia e i genitori lasciano l’Italia per Lussinpiccolo, paese d’origine del padre, dove l’uomo si trasferisce per vivere nel comunismo e concretizzare le sue speranze di uguaglianza. Quando la Jugoslavia si rende indipendente dall’Unione Sovietica, il padre di Claudia, rimasto fedele ai suoi ideali, viene arrestato e deportato come prigioniero politico a Goli Otok, dove rimane quasi quattro anni. Sfrattate e senza reddito Claudia e la madre passano un periodo in Italia, ma appena possibile, rientrano in Jugoslavia per essere vicine al padre. Nel 1954, dopo molte ore di viaggio, incontrano per quindici minuti un uomo irriconoscibile. Un ricordo ingombrante che accompagnerà Claudia per tutta la vita.