Mario Martinis
Sede del feudo originario della potente famiglia dei Savorgnan, che tra il XIII e il XV secolo esercitò abilmente la sua influenza politica tra il Patriarcato di Aquileia e la Repubblica di Venezia, il castello della Motta di Savorgnano, eretto su uno sperone eocenico sulle acque del Torre a sole sei miglia dal colle di Udine, divenne luogo fortificato nevralgico anche per il governo delle rogge che giungevano fino in città. Il volume ricostruisce le vicende del maniero, uno dei più antichi del Friuli, e analizza con rigore documentario le controversie sorte fra i Savorgnan e il Comune di Udine per l’esercizio dei diritti sulle acque dei canali estratti dal Torre, che furono tanto importanti per lo sviluppo della città. Completano la ricerca una sistematica raccolta di leggende riguardanti il famoso colle incastellato della Motta e i suoi sanguinari occupanti, nonché il resoconto dei recenti scavi archeologici che hanno portato alla luce numerosi e interessanti reperti.