A cura di Gianni Canova
Da tempo, uno dei problemi più gravi del cinema italiano sta nell'afasia comunicativa. Nell'incapacità di comunicare se stesso. Brutti titoli. Brutti poster. Pessimi trailer. Banner discutibili. Nessuna capacità di accendere la fantasia, di innescare curiosità, di generare attesa e un'attività di comunicazione gestita quasi sempre nella svogliatezza routinière, quasi accettando come ineluttabile il progressivo declino del cinema nelle passioni dell'Italia contemporanea. Questo libro, frutto di una ricerca PRIN condotta da giovani studiosi e dottorandi della Libera Università IULM di Milano, prova a esplorare e mappare quello che è oggi – con ogni probabilità – il luogo più critico e più fragile della filiera del cinema in Italia: quello della comunicazione. Dai titoli alle locandine, dai trailer alle comparsate televisive, dal peso della critica al ruolo e alle strategie degli uffici stampa, fino alla funzione del web e dei siti internet dedicati ai film, il volume cerca di individuare le arretratezze e le criticità, ma anche i primi coraggiosi tentativi di innovazione nelle pratiche di comunicazione e di promozione del cinema italiano.
Gianni Canova è professore ordinario di Storia del cinema nonché pro Rettore con delega alla didattica e preside della facoltà di Comunicazione, Relazioni pubbliche e pubblicità presso la Libera Università IULM di Milano. Fondatore del mensile di cinema e cultura visuale «Duel» (ora «Duellanti»), è stato critico cinematografico per «la Repubblica», «Sette» del «Corriere della Sera» e «la Voce». Attualmente è autore e conduttore del programma Il Cinemaniaco su Sky Cinema e collabora con il «Domenicale» de «Il sole 24 ore». Autore di numerosi saggi e curatore di grandi opere come l’Enciclopedia del Cinema edita da Garzanti e l’ XI volume della Storia del cinema italiano (1965-1969) edita da Marsilio, ha ideato e realizzato numerose mostre multimediali. Nel 2013 ha ideato e fondato il mensile «8 1/2. Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano», di cui è direttore.