Stefano Montello
L’ orto diventa metafora della conoscenza, della curiosità, della pazienza e dell’osservazione sistematica e incantata della natura. È il punto di incrocio fra i quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) e i cinque sensi (olfatto, udito, tatto, vista, gusto). Per fare di un orto con la ‘o’ minuscola, un Orto con la ‘O’ maiuscola, bisogna essere dotati di una buona e sana costituzione fisica e psichica, ovvero di curiosità, costanza, dedizione, passione, forza e un po' di follia. In questo volume - che incrocia agronomia, filosofia, geometria e poesia riunendo rigore scientifico e spessore artistico - orto e arte si identificano: entrambi sono ‘creativi’ poichè alterano l’ordine dell’universo producendo qualcosa di nuovo.
Stefano Montello, musicista e scrittore, è autore di testi per il gruppo musicale degli FLK e per molti altri artisti. Ha pubblicato La sere dal mulinâr (1990) e L’albar dai agnui (1993), entrambi con Flavio Zanier, La solitudine del mitilo (2003), La casa con i baffi (2006), Manuâl critic pal ort. L’art da la jeche (2008) e La mia generazione suona il jazz (2011). Da alcuni anni è responsabile del progetto ‘Fattoria Sociale Volpares’ che promuove un’esperienza di agricoltura sociale per persone che presentano diverse forme di svantaggio o di fragilità psico-fisiche e sociali.