La crescita e lo sviluppo di Aquileia sono speculari a quelli di Grado. Nella sua isola trovarono rifugio dalle incursioni degli unni le genti provenienti dal centro aquileiese. Lo stesso patriarca Paolino vi spostò la sede. Successivamente, ad attestare l’importanza sempre maggiore del centro, nella basilica di Santa Eufemia trovarono posto le reliquie dei primi santi martiri aquileiesi, Ermacora e Fortunato. Il progressivo predominio di Venezia fece soccombere il ruolo del patriarca gradese, che vi traslò a partire dal XII secolo il suo titolo e le sue funzioni.