La posizione cruciale fra mondo latino, germanico e slavo di Gorizia ha condizionato la sua storia probabilmente fin dalla romanizzazione. Il suo sviluppo quale città è documentato a partire dal principio dell’XI secolo, quando era già manifesta la sudditanza a signori germanici (come i pusteresi Mosburg, oppure gli stiriani Eppenstein). Il gruppo nobiliare originario, i conti di Gorizia, detennero in feudo la città e il territorio circostante, configuratosi nel tempo come Contea. Con il dominio veneto sul territorio un tempo patriarcale, i conti di Gorizia chiesero e ottennero (1424) l’investitura feudale della Contea. Nel 1500, con la scomparsa senza eredi di Leonardo, ultimo dei conti, l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo ricevette la Contea, assoggettandola alla giurisdizione imperiale. Questo atto segnò l’inizio della cosiddetta ‘dualità’ politica del Friuli, diviso tra la sfera di influenza veneziana e quella asburgica.