I celti, o galli, hanno abitato a partire dal VI secolo a.C. una buona parte dell’Italia settentrionale, detta anche Gallia cisalpina, cioè ‘Gallia al di qua delle Alpi’, per distinguerla dalla Gallia transalpina, la ‘Gallia al di là delle Alpi’, corrispondente, grosso modo, all’odierna Francia. Con galli carni o carni si indicarono le popolazioni stanziate nell’ampia regione alpina orientale, a cavallo dei due versanti, attorno alla metà del I millennio a.C. Tra le attestazioni letterarie più rilevanti sulla loro cultura e presenza in Friuli, vi è un passo della Naturalis historia di Plinio il Vecchio (III, 126-127), nel quale si afferma che la decima regione italiana era abitata dai carni e il Friuli, descritto sulla base dei limiti idrografici, ne era il regno; Carnorum Regio lo definì Tito Livio in Ab urbe condita (XL, 54). A partire dal III secolo a.C. furono assoggettati al potere dei romani.