L’assetto amministrativo e territoriale dato dai franchi al territorio friulano fu in continuità con quello longobardo (fatta eccezione per l’inclusione dell’Istria). Tale scelta, alle radici dell’identificazione fra la regione e i popoli che la abitarono, rafforzò la funzione difensiva ricoperta dal Friuli, prima dal Ducato longobardo e poi dal marchesato franco, nei confronti delle possibili incursioni dall’Europa centro-orientale. Il dominio franco in Friuli coincise con l’elezione a patriarca di Paolino d’Aquileia: il grande rilievo culturale e spirituale di questa personalità ebbe il suo culmine in occasione del concilio del 796 tenutosi a Cividale.